CNU 2019 L’Aquila… Fantastici!

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Cosa sono i Campionati Nazionali Universitari (CNU) per gli atleti che vi partecipano? Un’esperienza per la vita!

Esperienza fantastica e assolutamente da ripetere, è una di quelle cose che non ti scorderai mai. È stata la mia seconda partecipazione ad un campionato nazionale ma solamente la prima da universitario. Pur troppo per colpa del maltempo la gara non è stata come speravo ma comunque combattuta fino alla fine.

Alessandro Fabbri

Mi chiamo Sofia Elena Sarcina sono una studentessa di farmacia dell’Università di Urbino e tuttavia sono anche una velocista stravagante che ama divertirsi. Ecco penso che la chiave di tutto sia il divertimento, quanto più ti diverti più stai bene e senza alcun dubbio l’esperienza dei CNU è una di quelle occasioni per divertirsi al quadrato. In primis cercando di esprimere, in una gara ad alto livello agonistico, sempre e solo il meglio, parliamo insomma di una “sfida all’ultimo glucosio “. Ma se questo obbiettivo non è solo il tuo, ma lo è anche per quelle persone che troverai ad accompagnarti in quest’esperienza allora li le cose diventano davvero divertenti, perché avrai le spalle coperte indipendentemente dal tuo risultato tecnico, avrai palloncini, cori, sorrisoni ed occhi che ti guarderanno dagli spalti come se fossi il Tortu della situazione. Io ringrazio chi ci ha permesso tutto questo e ad maiora per i prossimi CNU.

Sofia Elena Sarcina

È stata il mio primo CNU, e lo rifarei altre mille volte: un’esperienza incredibile, un gruppo di atleti unito, che si sostengono a vicenda, sia in una vittoria che in una sconfitta. Un fine settimana intenso, ricco di passione per il proprio sport e di divertimento nel gruppo. Grazie al gruppo sportivo della nostra università che permette di regalarci emozioni che non ci scorderemo per tutta la vita.

Manuela Borghetti

Buongiorno…  un piccolo pensiero riguardo i CNU.   Per me lo sport è sempre stato un vero insegnamento di vita… mi sono sempre cimentata in vari sport o meglio specialità che mi hanno sempre dato un senso   di disciplina, ordine e rispetto. Successivamente, per chi ha la voglia, la rabbia, la passione e la cattiveria agonistica si acquista anche la tenacia per raggiungere la meta. L’idea dei CNU mi ha subito colpita, non vedevo l’ora di fare quest’esperienza di gruppo, nonostante ne avessi colto altre in passato. Il nostro e’ stato un gruppo di giovani affiatato fin da subito, a contatto l’uno con l’altro, sempre pronti a supportarci e sopportarci l’un l’altro (in cosi poco tempo …magico!). Personalmente sono “cresciuta “per alcuni aspetti e la cosa più bella rimane la socializzazione, non solo all’interno del nostro gruppo ma anche con altre persone, come le mie avversarie e voi: dirigenti super carismatici … “Concentrandomi “sulla gara potrei dire che: dopo due anni fuori dalle competizioni di un certo livello per infortuni mi sono divertita, perché ho vissuto il tutto in maniera “spensierata”, grazie anche al clima del gruppo (ritengo fondamentale). La testa, la voglia di mettermi in gioco al mio primo 5000 non sono mancate e ho dato tutto quello che potevo dal primo all’ultimo metro. Questo mi da’ fiducia ma, mai quanto le belle sensazioni che ho provato nello stare in gruppo. Una frase che tengo sempre presente: “Lo sport non deve fondersi sull’idea del successo, bensì sull’idea di dare il meglio di è …” cosi è stato perché i giallo blu hanno dato il meglio di sé.  C’è stata qualche lacrimuccia ma abbiamo dato il meglio di noi nel supportarci, anche solo attraverso un semplice sguardo. La medaglia più bella è stata portata a casa grazie alle emozioni dei CNU 2019 che, resteranno indelebili nei nostri cuori e speriamo per gli eventi futuri di essere nuovamente tutti insieme! Atmosfera fantastica e persone fantastiche …

Sara Meloni

È stata la mia seconda esperienza. La prima, nel 2016 ai campionati nazionali universitari di Modena – Reggio Emilia 11-19 giugno, gareggiando sempre sui 100m e 200m. Livello agonistico molto alto, considerando che la maggior parte degli atleti ha corso sotto 11”. Sui 100m potevo fare meglio, al di là del risultato cronometrico. Correndo in una batteria con atleti più veloci di me, ho “accelerato” ancor di più le fasi dell’uscita dal blocco, alzandomi subito ed irrigidendomi poi nel finale. Sui 200m nonostante la seconda corsia, ho corso abbastanza bene. Ho gestito bene la curva, passando con il giusto ritmo prestabilito. Sul lanciato potevo fare meglio. Volevo tornare a casa con un PB (Personal Best) e ci sono riuscito! È stata un’esperienza fantastica, seppur è durata pochi giorni. A livello sportivo, il confronto con atleti più forti, mi ha stimolato a dover lavorare ancora di più. Niente è impossibile. Per quanto riguarda il gruppo, siamo rientrati ad Urbino come una famiglia. Ed era questo l’aspetto più importante, fare gruppo e condividere esperienze. In futuro spero che diversi ragazzi possano avere in futuro questa opportunità, ovvero di partecipare ai CNU.  Sono esperienze che aiutano a crescere. Per quanto riguarda me, spero di poter partecipare un altro anno ai CNU, magari con due prestazioni migliori sia sui 100 che sui 200m. Non credevo di tornare a casa con un simile entusiasmo. Merito è anche di Marco e Riccardo che hanno organizzato molto bene qualsiasi aspetto e con la loro simpatia hanno smorzato la tensione pre-gara. Semplicemente fantastici. Ahimè, poteva durare qualche giorno in più questa esperienza.

Federico Fragnelli

Sono alla 5 esperienza con il Cus, da questa competizione mi aspettavo più o meno questo risultato, infatti ne sono abbastanza contento considerando l’infortunio è il livello di gara abbastanza alto. Una finale combattuta fino alla fine sono contento di aver strappato un’altra medaglia ai CNU 2019 è con questa sono 4 medaglie conquistate ai CNU: 1 oro 2 argenti e 1 bronzo… Grazie al Cus

Luigi Traversa

Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questa esperienza… È stato qualcosa di magnifico sia a livello competitivo che a livello relazionale. Sono partita con tante paure  a partire dall’ importanza della gara fino  all’ indossare una cintura che non mi apparteneva e soprattutto con la convinzione che non sarei arrivata da nessuna parte tanto elevato era il livello di preparazione, ma non appena ho messo piede su quel tatami nuovo attorniato da giudici e tante persone che erano lì a sostenermi e a creare atmosfera con le loro grida tutto mi è sembrato così magico e mi ha permesso di tirare fuori la parte agguerrita che mi caratterizza facendomi arrivare al mio primo grande traguardo personale che per tanti potrebbe non sembrare nulla ma per è oro… “La medaglia di bronzo”. Il secondo traguardo più grande è stato conoscere la mia nuova squadra di Urbino. È soprattutto grazie a loro che ho vissuto un’esperienza magnifica come questa… Quindi il mio grazie più grande va a loro.

Valentina Rosetti

CUS URBINO A TESTA ALTA

Nel weekend del 18 e 19 maggio, gli atleti del CUS Urbino hanno gareggiato ai campionati nazionali universitari che si sono svolti a L’ Aquila.
Forse qualche timida aspettativa in più nel complesso per il CUS Urbino, che può comunque ritenersi soddisfatto.
Nell’ atletica leggera i velocisti, sia al maschile con Fragnelli e Zigone, che al
femminile con Sarcina, non hanno brillato. Stessa cosa sui 1500mt maschili con De Anna e sui 5000mt femminili con Meloni.
Piccola nota positiva sui 200mt per Federico Fragnelli che piazza il suo miglior tempo personale con il tempo di 23” 47.
Al lancio del giavellotto femminile Del Moro purtroppo sotto i suoi standard, mentre Carrer vede il bicchiere mezzo pieno con il suo 6° posto.
Sotto tono anche Borghetti nel salto in lungo femminile.
Soddisfazioni invece ne arrivano dal lancio del disco maschile, con il 1° posto di Gabriele Rossi Sabatini e la quinta posizione di Alessandro Fabbri, che si vede sfuggire il 4° posto all’ ultimo lancio.
Luca Conte nel lancio del peso si ritaglia l’ottava posizione.
Nel taekwondo invece, piovono medaglie.
Luigi Traversa e Emiliano Lo Pinto portano entrambi a casa la medaglia d’ argento nelle rispettive categorie.
Sempre al maschile il giovane Demuru non si impone.
Valentina Rosetti invece non si lascia pregare e porta in casa CUS Urbino un’altra medaglia, salendo sul gradino più basso del podio.
Francesca Mariosa si classifica quinta nella specialità forme, con un po’ di rammarico visto la terza posizione dello scorso anno.
Nel Judo è Arianna Manzoni a conquistare la medaglia di bronzo, chiudendo il medagliere giallo-blu.
Il più grande e sentito grazie da parte del presidente e di tutta la dirigenza CUS Urbino, va a tutti gli atleti che hanno rappresentato il nostro centro universitario, in particolare ai non medagliati, per la serietà e professionalità dimostrata durante lo svolgimento della competizione. Un grande in bocca al lupo per le prossime competizioni ragazzi.

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